venerdì 7 dicembre 2012

“WOO”, un Io incantato che precipita: MONICA BIANCHI


“E non è per niente facile, non farsi notare. Essere sconosciuto, anche alla propria portinaia e ai propri vicini. Se è tanto difficile essere “come” tutti, è perché riguarda il divenire. È necessaria molta ascesi, molta sobrietà e involuzione creatrice: un’eleganza inglese, un tessuto inglese, confondersi con i muri, eliminare il troppo visto, il troppo da vedere”.
Gilles Deleuze

La storia degli uomini è fatta di nomi che emergono e i più non lasciano traccia. Dedicato a tutti coloro che non hanno un nome, WOO è un Io incantato che precipita, di delirio in delirio, in un panorama dal tempo incoerente.
WOO è il brusio indistinto del tempo in cui siamo immersi e che, scorrendo, porta con sé la memoria del nostro passaggio. La paura degli uomini di non essere nessuno si priva di significato e diviene l’arma per sfuggire ai ruoli e al giudizio, pur rispondendo della propria posizione nel mondo.
WOO è un viaggio attraverso quattro movimenti, che percorrono trasversalmente parola, danza, musica e immagine:
-       Programma
-       Impercettibile
-       Buio
-       Panorama.
Monica Bianchi è come l’erba, che cresce in mezzo, tra le cose.
Vuol’essere impercettibile, esprimere una potenza non personale, superiore all’individualità, fuori dal corpo programmato. L’artista “fugge” da noi spettatori, forse con noi; ci travolge nel suo “cercare un nome” senza trovarlo, sfiorando il delirio.
“Delirare significa esattamente uscire dal solco. Una fuga è una specie di delirio. Significa produrre del reale, creare vita, trovare un’arma.”
Nella sua ricerca, Monica Bianchi è affiancata dal musicista Giorgio Vecchi, che accompagna i quattro movimenti della performer con suggestioni sonore e visive sconfinanti

Monica Bianchi è stata protagonista di diverse opere di Lenz Rifrazioni.
Da sempre alterna l’attività di danzatrice a quella di attrice.
Nel 2004 forma il trio Ninachaos.
Giorgio Vecchi, musicista nei Culpable, dagli anni ’70 realizza colonne sonore per cortometraggi, occupandosi poi di produzione e regia di documentari, iniziative editoriali e comunicazione.
                                                                          Laura Panizza

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