venerdì 7 dicembre 2012

Cellule melodiche ed ossessive: GIORGIA ANGIULI


Per vario tempo Giorgia Angiuli ha sfiorato le corde di chitarre molto aggressive, più new metal che death. Dopo anni di chitarra classica in Conservatorio si ritrova ad assistere a concerti che si distaccano apparentemente dal suo gusto musicale, come quelli dei Sepultura e dei Rage Against The Machine.
Rientrata in Italia lascia il Conservatorio e acquista una nuova chitarra  elettrica. “Mi sentivo così a mio agio tra delay e distorsori taglienti e dunque, contro la volontà di mamma e papà, iniziai a suonare con varie band."

We Love è il nuovo progetto che Giorgia Angiuli (Metùo) e Piero Fragola (Werk Design) presenteranno a Lenz Teatro. “Ci siamo incontrati casualmente in un festival di musica elettronica e arti visive dove presentavamo i nostri singoli progetti. L'interesse e l'amore comune per lo studio e la sinergia delle arti ci ha spinto alla creazione di We love”.
Le loro sonorità electro-pop hanno conquistato Ellen Allien, cantante, musicista e produttrice discografica tedesca, fondatrice dell'etichetta discografica BPitch.
Si tratta di un progetto multimediale (suoni-immagini) che prende forma e vita nel dicembre 2006 e gravita attorno alle energie di varie persone. Si posa sulla presenza costante di Giorgia Angiuli, a laptop, chitarra, giocattoli, elettronica, voce, odori.
Un’esperienza in cui i suoni annebbiano le tempie, le dita rincorrono universi tattili e sonori, le immagini conducono in mondi surreali e febbricitanti.
I loro live sono pensati come un'esperienza a trecentosessanta grandi tra musica, design, video e moda, per creare un'atmosfera più avvolgente possibile.
Le parole che accompagnano i loro brani sono immagini più che veri testi. Le voci sembrano strumenti, le parole sono volutamente cellule melodiche e ossessive. Il tutto nasce dal desiderio di raccontare visioni legate a delle storie, sensazioni esasperate, allucinazioni.

Sul palco indossiamo armature assumendo le sembianze di due "soldiers of love": due volti dietro una visiera, due corpi dentro un'armatura bianca e nera. I visual sono proiettati sui nostri corpi in movimento e gli strumenti che usiamo dal vivo sono: voci, mixer, laptop, chiatarra, synth, controller, theremin”. [intervista di Antonio Di Gioia a Giorgia Angiuli e Piero Fragola, www.electronique.it]
                                                              Marianna Saggese

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