Per vario
tempo Giorgia Angiuli ha sfiorato le corde di
chitarre molto aggressive, più new metal che death. Dopo anni di chitarra
classica in Conservatorio si ritrova ad assistere a concerti che si distaccano
apparentemente dal suo gusto musicale, come quelli dei Sepultura e dei Rage Against The Machine.
Rientrata in
Italia lascia il Conservatorio e acquista una nuova chitarra elettrica. “Mi sentivo così a mio agio tra delay e
distorsori taglienti e dunque, contro la volontà di mamma e papà, iniziai a
suonare con varie band."
We Love è il nuovo progetto che Giorgia Angiuli (Metùo) e Piero Fragola (Werk Design) presenteranno a Lenz Teatro. “Ci siamo incontrati casualmente in un festival di musica elettronica e arti visive dove presentavamo i nostri singoli progetti. L'interesse e l'amore comune per lo studio e la sinergia delle arti ci ha spinto alla creazione di We love”.
Le loro
sonorità electro-pop hanno conquistato Ellen Allien, cantante, musicista e produttrice
discografica tedesca, fondatrice dell'etichetta discografica BPitch.
Si tratta di un progetto multimediale (suoni-immagini) che prende
forma e vita nel dicembre 2006 e gravita attorno alle energie di varie
persone. Si posa sulla presenza costante di Giorgia Angiuli, a laptop, chitarra,
giocattoli, elettronica, voce, odori.
Un’esperienza in cui i suoni annebbiano le tempie, le dita rincorrono universi tattili e sonori, le immagini
conducono in mondi surreali e febbricitanti.
I loro live sono pensati come
un'esperienza a trecentosessanta grandi tra musica, design, video e moda, per
creare un'atmosfera più avvolgente possibile.
Le parole che accompagnano i loro
brani sono immagini più che veri testi. Le voci
sembrano strumenti, le parole sono volutamente cellule
melodiche e ossessive. Il tutto nasce dal desiderio di raccontare visioni legate a delle storie, sensazioni esasperate,
allucinazioni.
Sul
palco indossiamo armature assumendo le sembianze di due "soldiers of
love": due volti dietro una visiera, due corpi dentro un'armatura bianca e
nera. I visual sono proiettati sui nostri corpi in movimento e gli strumenti
che usiamo dal vivo sono: voci, mixer, laptop, chiatarra, synth, controller, theremin”.
[intervista
di Antonio Di Gioia a Giorgia Angiuli e Piero Fragola, www.electronique.it]
Marianna Saggese
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