“Dove andate? Da dove
partite? Dove volete arrivare?
Sono domande davvero inutili. Fare tabula rasa,
partire o ripartire da zero, cercare un inizio o un fondamento, tutto questo
implica una falsa concezione del viaggio e del movimento (metodica, pedagogica,
iniziatica, simbolica...). Ma Kleist, Lenz o Büchner hanno un’altra maniera di
viaggiare come di muoversi, partire nel mezzo, entrare e uscire, non cominciare
né finire.”
Gilles
Deleuze
Il tema di questa XVII edizione del
progetto Natura Dèi Teatri di Lenz Rifrazioni, Performing Arts Festival,
diretto Maria Federica Maestri e Francesco Pititto, è “OvulO”. Un ciclo di
performance dedicato a creazioni di artiste internazionali. Tutte donne.
Progetto che crescerà nel 2013 con “Glorioso” e proseguirà nel 2014 con “I due
piani”.
Ovulo è qualcosa che respira,
qualcosa che dà vita a qualcos’altro, per poi farsi e rifarsi, senza sosta,
senza interruzioni. Lo stesso avviene nell’arte, dove la ricerca è senza fine,
in continuo sviluppo, una realtà tesa a creare nuove “forme”. Per sentirci
vivi, avvertiamo il bisogno continuo di “muoversi”, come scrive Deleuze, attraversare,
sconfinare nell’ignoto, cercare nuovi stimoli ed emozioni.
Una fabbrica di creazione, di continua ricerca di nuovi linguaggi, un
luogo di visioni ed esperienze da vivere: questo è Lenz Teatro.
E Natura Dèi Teatri, che si svolgerà
nei suoi spazi post-industriali, ospiterà nei prossimi giorni l’incalzante
innovazione sperimentale di artiste provenienti da diverse parti del mondo.
Oltre ai padroni di casa Lenz Rifrazioni, che continueranno l’affondo nel poema
epico virgiliano, saranno presenti la performer e coreografa islandese Erna Ómarsdóttir;
Antonia Baehr, coreografa e film-maker tedesca; l’attrice e performer slovena
Barbara Kukovec; le danzatrici e attrici italiane Sandra Soncini, Monica Bianchi e la performer e regista
Federica Santoro; l’artista video-maker serba Ana Adamovic; l’italiana Barbara
De Dominicis e la francese Aude François, artiste multidisciplinari; la
musicista e performer inglese Petra Jean Phillipson; la coreografa e danzatrice
portoghese Vera Mantero; Carla Bozulich, cantante e performer statunitense.
Corpo e linguaggio saranno, in
tutte le performance, il nodo essenziale della ricerca e dello “stare in scena”.
Sul nostro blog seguiremo e
approfondiremo questi tredici spettacoli, che muoveranno e smuoveranno la
nostra mente per i continui sconfinamenti creativi, per le energie trasversali, che si propongono di
cercare e accendere sguardi emotivi con un pubblico dialogante e sensibile.
Lasciamoci fecondare dall’arte, da un festival dedicato alla “capacità
ovulatoria”, a chi vuole rinnovare la realtà in cui vive mantenendosi custode
della memoria.
Un festival dedicato alla donna. E
agli uomini che “osano” correre con lei.
La Redazione
Blog ND’T
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